BIOS E TECHNE: IL VIDEO, LA MOSTRA DI ANDREA PITTO

Nella contemporaneità l’ambito della vita è occupato sempre più dai dispositivi tecnici. Biologia e tecnica assumono forme interscambiabili e si assiste continuamente a un oltrepassamento, a una sintesi che supera entrambe.

Tuttavia gli ibridi biotecnici convivono, si fondono, si alternano con pure figure geometriche e aleatorie forme biologiche. In tal senso, e propriamente in questa mostra, è suggestivo pensare a un ‘espressionismo biologico’ e, al contempo, a un ‘espressionismo geometrico’, locuzioni che alludono al tentativo di rappresentare pittoricamente la società ‘totalmente amministrata’, la ‘Megamacchina’ che permea ogni realtà possibile.

I termini ‘bios’ e ‘techne’ alludono a questo mondo, a questo ‘impianto’ omnipervasivo e, ovviamente agli ‘oggetti’ che lo abitano.

Secondo la critica d’arte Viana Conti, Bios & Techne sono percepibili come macchine del Tempo e dello Spazio, della Luce e dell’Ombra, della Gioia e del Dolore, dell’Ordine della Ragione e del Disordine dell’Emozione transcodificabili in Poesia.

Il mio riferimento – continua Viana Conti – non è tanto ai termini quanto alle tue opere che ho definito ‘macchine’ pensando a quelle celibi di Jean Clair per Duchamp. Sono riconoscibili nelle tue opere pittoriche i dispositivi linguistici della poesia. Quelli che Derrida chiama anche iati.”

VIDEO YOUTUBE DELLA MOSTRA : https://www.youtube.com/watch?v=r7IoLWHp5dc

Jung l’eretico. Misticismo, esoterismo, meccanica quantistica, nazismo.

INDICE

Introduzione

I

Freud e Jung

II

Disaffezione e separazione

III

La grande guerra: premonizioni

IV

La malattia creativa di Jung

V

Gli stadi della vita

VI

Misticismo e questioni religiose

Definizioni

Misticismo e religione

L’Oriente.

Risposta a Giobbe

VII

Il culto di Jung

VIII

Alchimia, gnosticismo, astrologia, I Ching

1. Il ‘corpus alchemicus’ e la psicologia

2. Gnosticismo

3. Astrologia

4. Ernst Bernhard

5. I Ching

IX

L’energetica psichica

X

Fisica dei quanti e sincronicità

XI

Jung e gli Ufo

XII

L’ antisemitismo e Jung

XIII

Il nazismo e Jung

XIV

Il ‘sistema’ psicologico di Jung

L’individuazione

Istanze della psiche

Conclusione

Bibliografia citata e di riferimento

RECENSIONI


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Il mercato delle recensioni funziona solamente a favore di professori prezzolati, giornalisti della malora, scrittori narcisisti, bagasc@ che vendono se stess@ per poi raccontare le proprie geste interessantissime, politici corrotti e servi del sistema, politici ribellazionari schiavi del macchinario capitalista?

Chi si degna di cercare altrove le opere, i saggi eventualmente i romanzi che stanno fuori dall’entourage malefico che gestisce la cultura, la paracritica e non sono supportati da alcuna propaganda mediatica?

Scrivo a ragion veduta, certo, a ragion veduta, infatti i miei saggi non sono recensiti da nessuno e non credo proprio che abbiano minor valore dei bestseller o dei bestellerini propagandati durante le comparsate televisive dai piacioni del potere che spesso inscenano patetiche rappresentazioni antisistema o, in seconda istanza, interloquiscono pacatamente e subdolamente con gli anchorman (o anchormen) che vanno per la maggiore. Lustrati, sorridenti, raggianti di libertà ma servi, servi del sistema mediatico a sua volta propaggine del modo di produzione capitalista, quello peggiore, quello che si maschera di liberalismo e supersfrutta natura e popoli oltrechè vessare i lavoratori in ogni luogo di lavoro. E non si parli di autosfruttamento, una storia detta e ridetta che ancora una volta dimostra la versatilità di un sistema che da secoli domina il mondo.

Mi sono rotto il cazzo di questo mondo autoreferenziale e me ne strafotto di chi ironizza dall’alto della sua nullità o se ne strafotte di ciò che ho appena scritto.

Jung l’eretico. Misticismo, esoterismo, meccanica quantistica, nazismo.

INDICEc

Introduzione

I

Freud e Jung

II

Disaffezione e separazione

III

La grande guerra: premonizioni

IV

La malattia creativa di Jung

V

Gli stadi della vita

VI

Misticismo e questioni religiose

Definizioni

Misticismo e religione

L’Oriente.

Risposta a Giobbe

VII

Il culto di Jung

VIII

Alchimia, gnosticismo, astrologia, I Ching

1. Il ‘corpus alchemicus’ e la psicologia

2. Gnosticismo

3. Astrologia

4. Ernst Bernhard

5. I Ching

IX

L’energetica psichica

X

Fisica dei quanti e sincronicità

XI

Jung e gli Ufo

XII

L’ antisemitismo e Jung

XIII

Il nazismo e Jung

XIV

Il ‘sistema’ psicologico di Jung

L’individuazione

Istanze della psiche

Conclusione

Bibliografia citata e di riferimento

MONOLOGHI FERRABENIGNANI

FERRAGNI

E’ inutile commentare il monologo autoreferenziale (che non ho sentito, ma è importante la simbologia generale che veicola un personaggio del genere) di una imprenditrice che col suo operato contribuisce all’ideologia non ideologica del capitalismo e al capitalismo stesso in quanto modo di produzione fondato sullo sfruttamento del lavoro, l’accumulazione del capitale e la spettacolarizzazione dei pochi che ce la fanno.

BENIGNATE.

Non ho ascoltato il monologo di Benigni, ma di sicuro si è trattato di un’esortazione a starsene buoni, magari leggendo la Commedia, guardando il Festival e contemplando la Costituzione. Per poi accettare di buon grado quel che offre il sistema capitalistico e spettacolare. A quelli cui quest’ultimo offre poco o nulla non rimane che nutrirsi di frizzi, lazzi, luci, sorrisi, dopodichè mangiare e bere schifezze ben confezionate e accoppiarsi con malcelata tristezza, eventualmente generando altri oppressi e sfruttati. Beh, un po’ di malumore pessimista lo induce un Festival del genere, se soltanto vi si riflette criticamente. Detto questo, chi trova conforto in queste super distrazioni di massa, s’immedesimi in esse per qualche ora di pura evasione. Ma sappia che così facendo contribuisce supinamente al funzionamento di un sistema fondato sull’insulsaggine, la cattiva musica (prevalentemente) e l’ostentazione della ricchezza di chi con ogni mezzo riesce a farsi strada in un mondo di merda. Pardon, costituito dai prodotti di scarto di un sistema solidamente effimero, mi si conceda l’ossimoro.

Negazione e patafisica

La scienza dell’immaginario – la patafisica – è perfettamente in sintonia con l’agire e la produzione artistica. Ha poco a che fare con la conoscenza (episteme), tuttavia Albert Einstein sosteneva che l’ipotesi fosse un atto mentale di fantasia. Così si esprime anche Peirce quando parla di ‘abduzione’ nel procedimento conoscitivo.

Il linguaggio è ovunque vi sia un parlante (o uno scrivente) che esprime parole-frasi-concetti-significati ed eventualmente li condivide con chi ascolta. All’interno di questo ambito, la potenza della negazione perlomeno  è qualcosa di assai impreciso. Qualsiasi frase contenga il ‘non’ esso è interpretato dall’apparato mentale umano (ragione) sempre come qualcosa di presente, esistente, sia pure in forma insolita.

Non si può pensare a un ‘non’ assoluto.

Direi che il ‘non’ è solo un artifizio grammaticale, relativo appunto al linguaggio.

Il silenzio e l’azione priva di pensiero (per quel che è possibile) dovrebbero/potrebbero essere il contraltare del cosiddetto ‘essere’ (sostanzialmente un verbo e non un sostantivo), ossia di qualcosa che esiste in qualche mondo e in qualche modo (mondo 1, 2, 3 di Popper, ‘regni’ di Frege, ad esempio).

Nel linguaggio il ‘non’ è un segno, una parola senza alcun referente (significante/significato); è un riempitivo della frase.

In conformità a questi presupposti, la ‘forza della negazione’ in Hegel, in Marx, nei francofortesi, in Lukacs, direi che sia consustanziale alla volontà di agire per mutare l’assetto usuale delle cose (meno in Hegel). Della società con i suoi rapporti di produzione, dello sfruttamento del lavoro (anche quello che caratterizza il ‘soggetto di prestazione’) alla ricerca di un ‘non ancora’ di un possibile che si giudica migliore di qualcosa che lo precede.

Questo è tutto. (?)

È tutto perchè il pensiero critico può diventare utile (adoperabile) per comprendere il mondo – per tentare di comprenderlo – ma se il pensiero critico (in pratica, l’unico modo di attribuire positività a un pensiero, benché vi siano delle eccezioni) diventa autoreferenziale, ridondante perde l’accezione ‘critica’ e diventa ‘sparolazione’. Diviene un esercizio retorico magari interessante per come sono disposte le parole e per gli accostamenti non convenzionali che esprime, ma nella sostanza è sempre, come dicevo prima, qualcosa che non permette a nessuno di avere un quantum conoscitivo in più riguardo alla realtà esterna e interna.

Bisogna stare attenti che ‘un certo pensiero neoilluminista e piccolo-borghese ‘ non sia sostituito da un pensiero esclusivamente o prevalentemente patafisico.

In altri termini, direi anche teologico, giacchè la teologia parla di referenti inesistenti nella realtà, ma presenti nelle parole, nella fattispecie la parola ‘dio’ e le sue molteplici derivazioni.

I lemmi, le frasi, i concetti espressi compiutamente hanno una funzione straordinaria, ripeto: rendersi conto della realtà (in misura sempre esigua rispetto all’intero universo delle possibili conoscenze) per incrementare il benessere-bene a detrimento del malessere-male (usando parole generiche ma comprensibili di primo acchito).

In conclusione (effimera), il ‘no’ è un’espressione autentica, pratica e che svolge un’azione sul vivere quotidiano se espresso alla maniera di quei 12 insegnanti che l’8 ottobre 1931 si opposero al giuramento di fedeltà a Mussolini e ai principi del fascismo. Un  ‘no’ reso famoso anche dal celebre racconto “Bartleby lo scrivano”(preferisco di no) di Herman Melville, elogio della disobbedienza che può diventare un principio di ribellione, una ribellione che, tuttavia, non diventi, come sta accadendo ai nostri giorni, un ‘ribellazionismo’ consustanziale al potere. Come si vede, le parole chiamano altre parole in un continuum impossibile da fermare.

VEDERE: https://andreapitto.wordpress.com/2015/04/17/i-paradossi-della-negazione-arte-e-concettualizzazione/

RELATIVISMO

Il Cristianesimo, con i suoi dogmi e le sue interpretazioni storiche, è incluso nel mondo relativistico.

E’ un sistema religioso tra i tanti. Quindi basta con il ‘nichilismo relativistico di completamento del mercato globale’, come scrive qualcuno (D. Fusaro), cui si contrapporrebbe il Cristianesimo.

Gli ultraliberisti americani sono prevalentemente protestani e cristiano cattolici.

E’ disdicevole e irritante sentire sempre queste affermazioni che in effetti sono menzogne. Scrivo ‘menzogne’ poichè il merito di quanto scrivo è inconfutabile. Di conseguenza sono convinto che non si tratti di un errore di valutazione: i filosofi sanno bene cosa sia il ‘relativismo’, quali siano i presupposti del cristianesimo e sanno anche – perchè lo sanno tutti in definitiva – che ogni religione supporta il potere degli stati e delle classi dominanti.

E’ inutile affermare che gli ultracapitalisti sarebbero apolidi e atei. Ogni credente diventa miscredente – quindi ateo all’occorrenza – se non può ottenere i profitti che ha in mente. Ateo o meno, credente o meno chi ha il potere del denaro dalla sua parte dispone della gente anche mettendo in piedi una guerra che alcuni dicono essere di aggressione ma che, in fin dei conti, è solamente l’ennesima carneficina perpetrata dai potenti per gestire il mondo (o una sua parte).

LE CLASSI DIRIGENTI (e dominanti) ULTRALIBERAL-CATTO-CRISTO-PSEUDOCOMUNISTO-EBRAICO-ISLAMICHE



Continua il bla bla malefico dei guerrafondai. Un bla bla deleterio, per giustificare posizioni guerrofile.
Non si vuol capire che le guerre tra stati sono da abrogare (e semai da non appoggiare, anche solo con le parole), poichè oggi il pericolo è davvero quello della Terza guerra mondiale.
Andate voi ‘guerramortai’ nei campi di battaglia e non rompete i cabbasisi alla gente che se ne strafotte (o se ne dovrebbe strafottere) delle ragioni statal mercatiste che inducono i conflitti armati.
Gli USA, la Nato non hanno nulla di meno nefando rispetto alla Russia, persino all’Ucraina – vittima in tempo di guerra e carnefice in tempo di pace, vedere intrallazzi, corruzioni, autoritarismo violento e diffuso, sfruttamento del lavoro – o agli stati che fanno riferimento all’Islam.
Denaro, profitti, potere, soltanto questi sono gli obiettivi da raggiungere – altro che salvaguardare la democrazia – e per raggiungerli le classi dirigenti ultraliberal-catto-cristo-pseudocomunisto-ebraico-islamiche si avvalgono di ciò che hanno guadagnato, appunto, col denaro, i profitti, il potere, ossia il loro diritto di sfruttare e opprimere la gente con ogni mezzo a disposizione.
Come sempre.
Affondare i guerrafondai di ogni risma! Fanno davvero ribrezzo! Corrompono la pace e agiscono per mantenere e/o espandere i loro interessi, pure quelli illusori o francamente deliranti.

Disprezzarli con le parole, i ragionamenti, le invettive e, se occorre, anche con metodi ‘antispirituali’.